Aurelio Cassar

Aurelio Cassar è stato un religioso, un cittadino attivo, un amante di libri, un dispensatore di cultura, un creatore di luoghi di conoscenza. È stato fondatore, nel 1920, della sezione storica della biblioteca in locali propri, in piazza Duomo, intitolata a padre Vincenzo Farina, (“sorta per l’ardore del sacerdote Aurelio Cassar”, scrive lo storico Ignazio Scaturro nella sua Storia di Sciacca). È stato chiamato a dirigere la biblioteca comunale alla quale ha donato i libri della propria biblioteca, stimolando e ricevendo varie altre donazioni e lasciti. È stato anche ispettore bibliotecario onorario per oltre un trentennio.

È rimasta memorabile la mostra storico-bibliografica della città di Sciacca allestita nei locali dell’atrio superiore del Palazzo Municipale, inaugurata il 22 maggio 1955, e allestita in collaborazione con la Sovrintendenza Bibliografica e l’Archivio di Stato di Palermo.

Ancora giovane seminarista, ha fondato nel 1913 il Circolo Sportivo Cronion utilizzando come palestra l’atrio del monastero delle Giummare. Divenuto sacerdote nel 1918, è stato rettore della chiesa di Sant’Agostino e insegnante al liceo. Ha fondato nel 1925 il ricovero di mendicità Boccone del Povero per ospitare madri e vedove dei caduti in guerra e le anziane in stato di abbandono. È stato collaboratore della rivista bimestrale Kronion, diretta da padre Giovanni Parisi.

Aurelio Cassar è nato a Sciacca il 4 gennaio 1888. Si è spento il 25 giugno 1969. È stato un punto di riferimento della cultura saccense e non solo.

Nel 1971, lo scultore Giuseppe Scotti ha donato alla biblioteca comunale un busto con una targhetta dove è scritto: “Monsignor canonico Aurelio Cassar, filantropo e mecenate fondatore della biblioteca storica di Sciacca”.

Raimondo Moncada

 

Fonti

Storia della città di Sciacca, di Ignazio Scaturro, (editore Gennaro Majo di Napoli)

Storia di Sciacca II volume, di Francesco Cassar (editore Tele Radio Sciacca)

Sciacca una volta, di Filippo Chiappisi, Edizioni del Nadore

Uomini illustri, di Vincenzo Porrello

Il Fatto Popolare, n. 130, aprile 2015, articolo a firma di Francesco Cassar (nipote dello storico bibliotecario) con foto  della sua collezione.