Biblioteca “Aurelio Cassar”, studiosi individuano nuovi incunaboli

Data:
16 Maggio 2025

Biblioteca “Aurelio Cassar”, studiosi individuano nuovi incunaboli

Aumenta il numero degli incunaboli conosciuti, custoditi nella biblioteca storica di Sciacca “Aurelio Cassar”. Da poco più di una ventina finora censiti nei cataloghi ufficiali siamo saliti a una trentina, con un numero che potrebbe ancora salire. Il dato, ancora parziale, emerge da un meticoloso lavoro che un’equipe di studiosi (docenti universitari, paleografi, funzionari della Soprintendenza e di biblioteche comunali) sta conducendo nella biblioteca storica “Aurelio Cassar” per un’attività di catalogazione scientifico-analitica di esemplari conservati in provincia di Agrigento. Gli studiosi sono stati oggi accolti dall’assessore alla Cultura Simone Di Paola e dal responsabile della biblioteca Enzo Trapani, per una iniziativa che, come supporto del Comune di Sciacca, coinvolge anche l’assessore Francesco Dimino: “Un’attività importantissima per la cultura, non solo cittadina”.

L’obiettivo finale dello studio in corso è quello di ultimare la ricerca entro il 2025 e arrivare nel 2026 a una pubblicazione intitolata “Incunaboli ad Agrigento II”. Nella biblioteca di Sciacca l’equipe di studiosi – ha riferito questa mattina – ha finora individuato tre volumi di una bibbia in quattro tomi del 1489 (il quarto era già datato e catalogato). È stata poi individuata una edizione del Malogranatum  un testo di argomento teologico di cui di cui in Italia esistono altri due esemplari.

Gli incunaboli sono i primi esemplari di libri stampati prima del 1500, appartenuti a ordini religiosi poi confluiti alla fine dell’Ottocento in biblioteca. Volumi che hanno un valore storico e culturale inestimabile. Una testimonianza fondamentale della cultura mondiale dell’epoca, quella che ha introdotto la stampa.

Il progetto è supportato dalla Soprintendenza di Agrigento e fa seguito alla catalogazione completa, già portata a termine delle raccolte di incunaboli conservati nella biblioteca Lucchesiana e biblioteca del Seminario Arcivescovile di Agrigento. L’attività di studio consiste nella descrizione analitica degli esemplari di edizioni a stampa comprese tra il 1450 e il 1500 conservati in alcune biblioteche della provincia di Agrigento, tra cui quelle di Canicattì, Licata, Naro e Sciacca.

Del gruppo di studiosi fanno parte Marco Palma, già docente di Paleografia Latina all’Università di Cassino; Domenico Ciccarello, docente di Storia del libro all’Università di Palermo; Simona Inserra, docente di Storia del libro all’Università di Catania; Vito Fortezza, dirigente della sezione per i beni bibliografici e archivistici della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento; Cristina Iacono, archivista e referente della biblioteca Lucchesiana; Giovanna Iacono, esperta in beni culturali e specialista del patrimonio bibliografico archivistico; Angelo Mazerbo, funzionario della biblioteca comunale di Licata, e in collaborazione con Maria Grazia Morello della biblioteca comunale di Naro.

 

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    Ultimo aggiornamento

    29 Maggio 2025, 13:29

     
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